Secondo la tradizione popolare contadina nata in Pianura Padana, nel Nord Italia, gli ultimi tre giorni di gennaio considerati i più freddi di tutto l'anno, vengono chiamati "i giorni della merla".
L'origine di questo modo di dire risale a tempi antichissimi e la sua spiegazione viene ancora oggi raccontata attraverso varie leggende, alcune delle quali hano un lieto fine mentre altre sono più tristi.
Ho scelto questa perchè è la più popolare ed è la stessa che leggevo
sul mio libro di lettura alle scuole elementari:
" Faceva molto freddo e una merla dalle piume bianchissime volava coi suoi piccoli
alla ricerca di qualcosa da mangiare e di un riparo sicuro. Dopo molto tempo, ormai
allo stremo delle forze, avvistò il fumo che saliva da un comignolo: decise allora di
portare i suoi merlottini verso quella calda e sicura dimora e di rimanervi finchè il freddo non fosse passato.
Trascorsero così tre giorni e solo a quel punto la famigliola in procinto di riprendere il
volo, si accorse che tutti erano diventati neri a causa della fuliggine...
Fu così che, in segno di gratitudine, da quel momento , i merli accettarono
di avere le piume nere"