Cominciava così un post sulla pagina Facebook dell'amico Renzo, una riflessione che mi ha dato lo spunto per rispolverare ancora una volta i miei ricordi di bambina e allora io rispondo così...
Ciao
Renzo, esprimi esattamente il mio stato d'animo e la nostalgia che provo
quando ripenso al passato, agli anni della mia infanzia, alle estati e
ai Natali a casa dei miei nonni.
Eravamo sempre in tanti... Tanti erano
i bambini della mia età coi quali giocavo libera in cortile fino a
quando faceva buio e per forza cedavamo alla stanchezza e tante erano le
persone che con me condividevano le feste.
Ricordo un tavolo lungo, lungo nell'immensa cucina di mia nonna che
sembrava ancora più grande perché io ero uno scricciolo e poi perchè non
c'erano molti mobili ma solo quelli essenziali. C'erano la credenza in ciliegio con la
ribaltina dalle antine di vetro verde, la piattaia vicino a un piccolo
lavandino, unaa panca vicino al camino grande (dove mio nonno cuoceva la polenta in uno
"stagnaà", la tipica pentola in rame), la stufa a legna in ghisa di colore bianco e poi il tavolo che occupava quasi tutta la lunghezza
della stanza. I miei nonni avevano avuto 9 figli e il tavolo era delle
giuste dimensioni.... Tutto aveva un altro sapore, anche i mandarini
che mangiavamo solo a Natale, mi sembravano più buoni allora.
Non ricordo di aver mai desiderato il futuro da bambina, mi sembrava una cosa
astratta, troppo lontana...avevo tutto quello che potevo desiderare. Il futuro per me era domani, il giorno
successivo...quando una volta sveglia, dopo aver fatto colazione una tazza di caffelatte col pane, spensieratamente, avrei ricominciato a fare le cose che mi piacevano e
mi rendevano felice. Mi sentivo protetta e coccolata dalle persone
care che avevo intorno...
E' impossibile non avere nostalgia di quegli anni!
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