Un tempo, era d'estate,
era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all'autunno
dal colore che inebria;
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia,
nulla più mi consola,
di quest'aria che odora
di mosto e di vino
di questo vecchio sole ottobrino
che splende nelle vigne saccheggiate.
(V. Cardarelli)
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2 commenti:
Grazie Marisa, è bellissima questa poesia, soprattutto sembra scritta per me! Sei stata veramente brava a trovarne una che interpreti perfettamente le sensazioni che provo ogni anno all'arrivo di questo periodo...Se fossi stagione sarei autunno! Non quello piovoso però! Sarei quello descritto in queste righe o quello dei primi giorni di scuola di quand'ero bambina! Grazie amica mia, è bello condividere le stesse emozioni! Un abbraccio forte e buona domenica anche a Roby!
Sono calimero e faccio anch'io elogio all'autunno e condivido le vostre sensazioni.
Ora non continuo perchè ho la schiena a pezzi per la scomodità nell'uso del computer Quello che avevo scritto è "magicamente sparito"
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