Regalo di Natale
Quest ’anno ti voglio regalare
un Natale come quelli di una volta,
con l' angelo che sulle ali porta
l' annuncio che sempre fa esultare!
Vorrei ci fosse anche un po’ di neve
ma leggera come zucchero filato
perché nel paesaggio imbiancato
il modo sembri candido e più lieve.
Poi gente comune, le pecore e il pastore
campane nella notte rintoccanti
e su di noi leggera come manti,
la musica che scioglie ogni dolore.
Infine per te, ecco . . . Una culla
dove poggiare il tuo ferito cuore
là sulla paglia vicino al Redentore
che ti sussurra “Non temere nulla” .
- Emanuela Fimiani -
Sabato 18 dicembre 2011 - ore 0,30
La mia favola di Natale preferita
Nonno, mi racconti una favola di Natale? - "Sè, ven chè ca ta cunti 'na zsempia" (Si, vieni qui che ti racconto una storia). Mio nonno Gregorio, o meglio nonno Gigio, era bravissimo a raccontare le favole. Le arricchiva di tanti particolari, alternava il dialetto all'italiano, ma era così bravo che riuscivo a dare un volto a tutti i personaggi che animavano le sue storie....soprattutto aveva pazienza da vendere, qualità molto rara allora come oggi!!!
Comunque, la favola di Natale che mi piaceva ascoltare era quasi sempre questa. . .
C'era una volta una bambina che tutti chiamavano Piccola Fiammiferaia perchè era così povera che per poter mangiare qualche cosa era costretta a vendere fiammiferi per le vie della sua città. Non aveva più la mamma e solo la nonna le aveva voluto tanto bene finchè anche lei, purtroppo, era volata in cielo. Il papà era un uomo burbero, quando la piccola tornava a casa senza aver guadagnato uno spicciolo si arrabbiava molto.
Era la vigilia di Natale, faceva un gran freddo e per le strade c'era poca gente e nessuno si curava di lei. Era stanca e aveva le mani congelate; pensò così di scaldarsi coi fiammiferi che non era riuscita a vendere. . . Ne prese uno dalla tasca del grembiule e lo sfregò contro il muro. Una piccola fiamma si accese tanto che le sembrò di essere seduta vicino ad una stufa che la riscaldava un poco; presto però la fiamma si spense e la stufa scomparve. La bimba allora accese un secondo fiammifero e vide una tavola ben imbandita e sulla tavola un piatto con una grande oca arrosto...sentì il profumo ma il fiammifero si spense e tornò il buio.
Accese un terzo fiammifero e . . .